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Esperienze in ceramica

Ingegnere - Forniture di materie prime per ceramica - Consulenza -Tecnica

San Mango Piemonte SA Italia

WOLFGANG SIMONIS

Attualmente, nel campo ceramico come in molte altre attività creative manuali, il mercato, riproponendo in termini di hobbistica ciò che è nato da esigenze produttive a maggiore scala, vuoi artigianali o industriali, ha reso possibile la  realizzazione di piccoli ma efficienti laboratori installabili anche all’interno delle propria mura domestiche.
Oggi chiunque voglia interessarsi di ceramica trova in tal modo, a portata di mano, materiali e attrezzature di ogni  tipo, dalla vastissima gamma di impasti ceramici e smalti e colori pronti per l’uso, ai piccoli forni elettrici a basso consumo, ai torni, alle macchine per la preparazione dell’impasto, finanche ai mulini per la macinazione dello smalto. In soccorso al neofita, per l’apprendimento dei primi rudimenti della tecnica e per i successivi perfezionamenti della propria conoscenza, accorrono poi i numerosi corsi di formazione. Non mancano infine una gran quantità di pubblicazioni di settore, che consentono di tenersi aggiornati su nuove tecniche, attività espositive, l’operato di vari artisti nel campo, etc.
Così, man mano che si acquisiscono le tecniche, la materia inizia a svelare le proprie potenzialità.
Entra allora in gioco sempre più il modo di fare personale, l’idea particolare di quello che si vuole realizzare. È gioia la prima conquista: della materia amorfa nasce la forma desiderata, il lavoro continua e dalle proprie mani strutture sempre più complesse prendono vita.
Ma una volta foggiato il pezzo quale sarà il carattere della sua superficie?
Troppo spesso, giunti a questo punto, il cammino si fa impervio e i desideri rimangono insoluti. L’utilizzo degli smalti in commercio, per lo più prodotti per rispondere ad esigenze industriali, non sempre attende ai propri bisogni creativi. E’ dunque necessario saperli trasformare per piegarli alla propria volontà espressiva. Le infinite ricette che si trovano in molti libri e riviste di settore sovente danno risultati deludenti.
La correttezza della formula chimica infatti non è, da sola, sufficiente garanzia della riuscita di uno smalto. Moltissimi altri fattori, dalla macinazione dei componenti della miscela, al metodo d’applicazione sul biscotto, al tempo  ed alla temperatura di cottura, all’atmosfera del forno, influenzano il comportamento, la texture e addirittura il colore di uno smalto.
(da “Gli Smalti, Esperienze in Ceramica”, Vol. 2. Horst Simonis)
L’esperienza maturata in ambito industriale, con le innovazioni tecnologiche proprie del campo delle piastrelle e della stoviglieria, mi ha permesso di portare avanti, nel tempo, una ricerca finalizzata alla realizzazione di una linea di prodotti ceramici con colorazioni intense ed effetti  materici. Si è partiti dalla progettazione di specifiche fritte cristallizzate al Molibdeno, al Vanadio e al Titanio, in grado di sviluppare delle separazioni e delle sfumature iridescenti e madreperlacee di elevato effetto estetico, con formule diverse, composte per varie temperature e cicli rapidi.
Gli smalti applicati fanno risaltare al meglio la superficie dei pezzi speciali (strutture, incisioni, etc.), creando sfumature e cristallizzazioni che, “ leggendo” la struttura del supporto, ne valorizzano l’aspetto estetico e consentono di ridurre al minimo le applicazioni e di eliminare quelle che non sono realizzabili su superfici complesse. Tra questi prodotti rientra una gamma di smalti e graniglie matti rustici, lucidi ad effetto lustro,  satinati madreperla, metallizzati, ecc., che hanno permesso di soddisfare molte esigenze del mercato industriale in bicottura, gres porcellanato e terzo fuoco con cicli sempre piu’ rapidi.

SMALTI WG:  HOBBY ARTIGIANO
In ceramica la sperimentazione e la conoscenza delle caratteristiche basilari delle materie prime è fondamentale per ottenere prodotti di livello, ma anche le buone intuizioni, che talvolta si originano da errori casuali, possono portare a risultati insperati. Infatti, alla base della ricerca in ambito industriale, come nel campo artistico, è fondamentale l’apporto sinergico di competenze tecniche, esperienza e intuito. Così, proprio in riferimento all’ambito artigianale o hobbistico, si constata che spesso rispondere a specifiche esigenze tecniche, di mercato o di gusto risulta essere un impegno più difficile di quello che sembri in apparenza, come, tanto per fare un esempio, riuscire a riprodurre per smaltature verticali effetti che, in origine, vengono realizzati su superfici piane. Alla base di smalti con effetti c’è, quasi sempre, l’utilizzo di fritte speciali il cui comportamento determina il risultato finale, solitamente già con una sola applicazione di smalto. Risultati simili si possono ottenere, frequentemente, ad alte temperature, utilizzando materie prime non solubili, che normalmente avrebbero composto la fritta. In questa ricerca, spesso l’impiego di additivi, organici o inorganici, ha permesso di realizzare  applicazioni problematiche, come ad esempio l’utilizzo di smalti in polvere o in graniglia su superfici verticali, oppure l’applicazione di smalti liquidi, a grosso spessore, su pareti destinate ad arredo urbano, senza il rischio di pericolose crepe post asciugamento, che provocano distacchi, anche parziali,  del rivestimento dalle pareti.

BREVI CENNI SULLA SMALTATURA
La smaltatura dei manufatti artigianali solitamente si effettua per immersione, a spruzzo o con pennello. A ognuno di questi sistemi deve corrispondere una differente densità dello smalto da applicare; ciò si rende necessario in considerazione di molteplici fattori: lo spessore sul biscotto, il suo colore, il grado di opacizzazione dello smalto, il tipo di smalto da applicare, ecc. In generale comunque, nel caso del metodo a immersione, la densità deve essere compresa nell’intervallo di 45-60°BE (gradi Baume); per l’applicazione a spruzzo, invece, la densità deve essere minore, ma non inferiore ai 45°BE. La misurazione della densità si effettua per mezzo di uno strumento: l’areometro.
Tra questi due metodi di smaltatura il più economico è quello a immersione, perché consente un minore consumo di smalto. Nell’applicazione a pennello, invece, la densità può variare e ciò spesso anche in relazione al raggiungimento di particolari effetti estetici. Una volta eseguita la smaltatura, a pennello o a spruzzo, è consigliabile applicare, sopra il pezzo smaltato, un sottile velo dello stesso smalto, per attenuare gli effetti causati da una eventuale irregolarità della superficie smaltata. Si ricorda infine che, se è stato aggiunto un sospensivante, lo smalto apparirà più denso.

APPLICAZIONE DI ENGOBBI O SMALTI A MONOCOTTURA
Per la smaltatura in monocottura è opportuno calibrare il contenuto di acqua alla minima quantità possibile, per questo motivo è indispensabile l’uso di fluidificanti e di colla cmc (ca. 0,2–0,4%) per favorire l’adesione della barbottina sull’impasto crudo, e l’impiego di sospensivante per evitare la precipitazione della sospensione. Il manufatto da smaltare deve essere secco e riscaldato a una temperatura di almeno 50°C, per garantire una buona applicazione dello smalto. Per successive applicazioni è indispensabile sottoporre preventivamente il manufatto a una nuova essiccazione.

BOX

APPROFONDIMENTI

immagini

Smalti Iride
Graniglie materiche
Foto Simonis srl Tecnargilla 2004 e 2006
03A Effetto Raku Gres
03C Effetto Raku Gres
TEC.0652AG Vetro Bico
30AG-FGX fasce SOLARTE gres
25CG-FGX semilucide gres

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